Partita da segno "Under" sullo scivoloso campo dell'Olimpic Center nella partitella in famiglia che vede i bianchi imporsi con una rete di vantaggio. Ritmi poco sostenuti e due approcci tattici differenti per le due squadre, con i bianchi molto più offensivi e i neri alla ricerca di un equilibrio a centrocampo che non c'è e che di fatto fa la differenza. Ad ogni modo, un buon viatico per l'inizio del torneo ormai alle porte (impegni di Serie A permettendo, s'intende).
Pagelle:
White edition
Giorgio 7: Voto che risente del goffo autogol frutto di un mancato controllo, ed è tutto dire. Para tutto, ma proprio tutto: vola a destra e a manca e spegne ogni velleità di rimonta dei nero-arancio.
Dimas 7-: Paga una leggerezza su un gol, ma per il resto gioca sempre d'anticipo (e molto bene) sul bomber Stè. Mica poco, eh.
Marco 6+: Il difensore milanese si fa sempre valere per stazza fisica e tiene bene sulla forza l'attaccante avversario, ma paga in rapidità le discese veloci sulle fasce. Cerca sempre il contrasto anche quando deve temporeggiare, e per questo talvolta si fa saltare di netto.
Nico 7: Con i ritmi non forsennati lui va a nozze. Fa girare la squadra con i sincronismi giusti e detta i tempi delle giocate come un trentacinquenne a fine carriera (d'altronde i capelli bianchi sono indice di saggezza). Un metronomo. E poi quelle storielle raccontate nello spogliatoio sono UNA PERLA...
Mario 6,5: Finalmente interpreta il ruolo come si deve. Gioca sulla parte destra, Accio non lo segue mai nei movimenti, quindi lui è libero di accentrarsi senza palla e di servire in profondità l'attaccante con tocchi di prima che sono la specialità della casa. Sempre così, eh!
Angioletto 6,5: Tatticamente, colui che sposta gli equilibri. Gioca praticamente da punta larga a sinistra, costringendo Bole a rimanere sempre costretto sulla difensiva. Ovviamente non disdegna la sua peculiarità, ovvero la fase di ripiegamento. Un cursore continuo.
Marco 7+: Immarcabile, segna due gol (due missili terra-terra) di sinistro. E' tanta roba: un esempio tattico. Gioca da perno, poi si sposta vicino ad Angelo per scambiare in velocità con lui, e permettendo il lancio sul palo opposto a Mario e Nico. Le sue partite sarebbero da registrare e poi da far vedere ai ragazzini (e non solo) per dimostrare come si gioca a calcio.
lunedì 8 novembre 2010
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