CAMPIONI
Una parola che dice tutto, ma forse non rende pienamente l'idea dell'impresa che si è consumata ieri in un campo della periferia barese, in una fresca serata estiva. La Nardullese è campione del torneo di Storie edizione 2008/2009, al termine di una cavalcata esaltante che l'ha vista sempre protagonista sin dalla prima giornata. La finale è di quelle gustose, contro i cugini degli Amon Amarth che avevano inflitto alla squadra una sonora batosta (una delle poche stagionali, invero), ed è una finale che si trasforma soprattutto in una festa, visto il clima tranquillo che si respira prima, durante e dopo la partita (magari fosse stato sempre così, ma questa è un'altra storia). Pubblico delle grandi occasioni a bordocampo, come è giusto che sia: normale che la fetta più grossa dell'attendance sia di fede blanca (o arancio-nera, nell'occasione). Inizio in grande stile, con ingresso congiunto delle squadre, saluto al pubblico -memorabile Accio che si gira e saluta dall'altra parte, dove c'è solo la piscina a guardarlo-, foto di gruppo e poi si parte con le ostilità.
Come ogni finale, l'inizio è veramente brutto per chi guarda. Nessuno vuole sbagliare, si lotta su ogni pallone, e le emozioni latitano. La lineup iniziale della Nardullese è composta da Ball, Lucio, Ciccio, Dario, Maki, Stefano, Cacio. E sono proprio gli ultimi due gli elementi su cui si poggia la squadra, visto che i palloni profondi sono spesso preda dei due giganti nardullesi. Gli avversari si schierano con una sola punta, forse timorosi del potenziale offensivo nardullese, e questo permette proprio la concomitanza in attacco dei due bomber, che a turno provano a scalare in fase di non possesso palla. Squadre equilibrate, si diceva, qualche tiro da fuori, ma era evidente che solo una prodezza avrebbe potuto sbloccare le sorti dell'incontro.
E la prodezza arriva puntuale a metà del primo tempo, quando un pallone vagante sulla trequarti viene scagliato all'angolino da un sinistro di prima intenzione di Stefano, che, signori, fa l'ennesimo Eurogol del torneo, a dimostrazione del talento di questo attaccante che il buon Accettura, redivivo a bordo campo, definisce giustamente Robocop. 1 a 0 e partita finalmente sbloccata.
Gli Amon Amarth accusano il colpo, e faticano a reagire. Solo qualche conclusione da fuori, ma in compenso ordinaria amministrazione per Ball. La Nardullese cerca il doppio vantaggio all'intervallo per permettere una gestione più oculata della partita, visto che l'annoso problema della squadra è dato da occasionali black-out nella gestione degli equilibri. E su una palla quasi persa in attacco, Stefano si butta a capofitto sulla sinistra, la mette in mezzo dove trova il Capitano pronto al tap-in facile facile. 2 a 0 ed apoteosi.
Partita finita? Macchè. Si diceva dei cali di tensione tipici della compagine blanca. La cosa non si fa mancare sul finire di primo tempo, allorché una palla pazza finita sul palo ritorna in campo e nell'incredulità generale diventa un'occasione immancabile per il 2 a 1. Si va all'intervallo su questo punteggio.
Alcuni cambi nella ripresa, anche perchè cominciano i primi acciacchi. Lucio alterna paurose scorribande a soste forzate in panchina, Nardu fa rifiatare l'instancabile motorino Maki. Accio sostituisce Dario ma soffre di mutismo e nessuno gliela passa. Ma la finale resta sempre appesa ad un filo.
Poi, accade quello che non ti aspetti: fuga sulla destra, tocco dentro di Stefano e puntina maledetta proprio di Maki, che ristabilisce le distanze. Epica la fuga del Gattuso di Ceglie a braccia alzate, con annesse urla e svestizione. Maglia che vola al cielo, così come questa squadra verso la vittoria finale. (Però Maki, il gol non faceva così vomitare, dai...eehehehheh). A questo punto la sensazione interiore di ogni Nardullese è quella di aver chiuso il cerchio, soprattutto quando su un calcio d'angolo teso sul primo palo del Prez, Stefano -ancora lui- la mette dentro di giustezza anticipando tutti. 4 a 1, sembra davvero fatta. Ma è davvero così?
E no, perchè ogni finale che si rispetti ha il suo finale thrilling. Gli Amon si fanno coraggio e tentano il serrate finale, trovando prima il 4 a 2 (quasi miracolo di Ball) e addirittura il 4 a 3 proprio nei minuti di recupero. Il finale è in stile "Assedio a Fort Apache", ma forse è meglio così, perchè le vittorie sofferte si gustano meglio. E al fischio finale è 4 a 3 per la Nardullese, come Italia-Germania nel 1970. E al fischio finale è delirio collettivo. E al fischio finale, la Nardullese è meravigliosamente campione.
Pagelle trionfali:
Ball 7,5: Questo il voto che si merita per la partita, per i soliti 2-3 interventi decisivi ma soprattutto sicuri. Ma permettetemi di dire che il suo voto finale è DIECI E LODE, perchè per l'MVP della squadra (parere personale) si è trattato di un super torneo. Non si diventa miglior difesa senza un portiere fenomeno. E la differenza con le altre squadre è che la Nardullese ce l'aveva, il portiere-fenomeno! Fui il primo a dire, in tempi non sospetti e ricevendo anche critiche a riguardo, che questo Superman avrebbe fatto dimenticare subito (agonisticamente parlando) il buon Borr. Ora se ne sono accorti tutti. FENOMENO
Ciccio 8,5: E' diventato giocatore, ormai. Sui cambi di gioco la stoppa in maniera felpata, difende con il fisico ma soprattutto con il cervello, anche contro avversari più rapidi di lui, è sempre una mina vagante sulle palle inattive in attacco. Ieri è stato il leader della difesa, soprattutto sbrogliando alcune situazioni complicate in cui era in inferiorità numerica. MURO
Lucio 8: Stavolta non prende traverse su punizione, anche se prende un palo clamoroso con un tiro di prima intenzione. Sono sicuro che il palo in questo momento stia ancora tremando. Solito gladiatore, le sue uscite palla al piede e le sue sgroppate sono una delizia per gli occhi. Forse si ricorda un po' troppo spesso di somigliare a Fabregas, perchè passa la metà del tempo nella metàcampo avversaria, lasciando pericolosi buchi dietro. Sicuramente un valore aggiunto a livello offensivo (dove lo trovate un difensore con la sua tecnica?), ma forse qualche sgroppata, anche in virtù delle sue precarie condizioni fisiche, se la poteva risparmiare. Esce stremato dal campo, ma vincitore. Come i gladiatori, appunto. EPICO
Dimas 7,5: Entra per sostituire i vari acciaccati della difesa, e lo fa con il solito ordine tattico. Non rischia mai, come è giusto che sia, e anzi sul finire di gara sbroglia un paio di situazioni complicate anticipando o contrastando efficacemente l'attaccante di turno. Un vero tuttofare difensivo, un giocatore silenzioso ma molto molto pratico. JOLLY
Accio 7: Gioca poco a dire il vero, e quando entra nel primo tempo, non è nè carne nè pesce, vista la sua enigmatica posizione in campo. Si piazza a destra ma il gioco è sempre spostato dall'altra parte, non si inserisce e non chiama palla. Nel secondo tempo va molto meglio, perchè entra più nel vivo del gioco, soprattutto in fase difensiva, quando gli avversari alzano il baricentro. Anche lui efficace tutto sommato, si permette una sgroppata offensiva sul finale di gara, con pallone alle stelle. ACCORTO
Dario 8: Il voto è soprattutto per la prestazione del primo tempo, per aver garantito l'equilibrio tattico alla squadra. Giocando qualche metro indietro e facendo da raccordo tra difesa ed attacco, permette di fatto ai due bomber di giocare in posizione più avanzata. E' il solito trottolino, fa la fascia più e più volte, cerca il dialogo stretto con le punte, va anche al tiro con facilità. Poi i chilometri si fanno sentire, e nel secondo tempo, un po' stanco, cerca soprattutto di tener palla in fase offensiva. PENDOLINO
Angelino 9: Per il cuore, per la grinta, per non aver mollato mai, per averci creduto, per essere il Capitano di questa squadra, per aver caricato sempre tutti i suoi compagni, per questa partita che aspettava da quattro anni, per aver finalmente alzato quel trofeo che voleva a tutti i costi. E già, anche per quel gol in finale che meritava tanto! A destra, a sinistra, al centro: il 4 Nardullese ha fatto anche il portiere. Giocatore TOTALE
Maki 9: Quell'esultanza stile Tardelli nell'82 rimarrà negli occhi di tutti. Anche perchè, oggi come allora, si trattava di una finale. Non è solo il gol a suggellare la sua grande prestazione. Anche qui, si esaltano le doti di grinta e di cuore di questo Ringhio che non molla mai. A centrocampo è una diga, non permette a nessuno di girarsi, e questo limita molto la costruzione di gioco degli avversari. INSOSTITUIBILE
Nardu 7,5: Mezzo voto in più non solo per l'assist da calcio d'angolo, ma anche perchè lascia una caviglia per la causa della squadra. E lasciare una caviglia vuol dire andare finalmente senza timore in contrasto sull'avversario, senza paura. Certo, magari la prossima volta contrasta senza farti male, eh... se vuoi ti passo le stampelle, fai un fischio. Però è il Presidente, e alla 101esima partita alza finalmente un trofeo che molti, al di fuori di questa squadra, invidieranno non poco. Per visionare il trofeo citofonare Nardulli, please. E mettersi in fila. PRESIDENTE!
Cacio 7,5: E' quasi da senza voto. Gioca molto poco, poi i suoi guai muscolari lo fermano ancora una volta. Ma è incredibile la sua forza di volontà. Esce per il solito malanno, ma continua a scaldarsi perchè vuole entrare a tutti i costi, per dare il suo contributo. Ma un contributo enorme l'ha dato per tutto l'anno, anche lui è da 10 e lode per l'attaccamento e la dedizione dimostrata. Sarà solo un maledetto torneo amatoriale, ma per lui ogni partita vale quanto una finale di Coppa del Mondo. Ce ne fossero, di persone come lui! TRASCINATORE
Stefano 9: Al suo primo gol, sono rimasto a bocca aperta per 5-6 minuti. Non ci credevo. Come è possibile che questo fenomeno calchi solo i campetti 7vs7 di Japigia e debba pagare per giocare? Alla foto finale giustamente chiede "Si, ma i procuratori dove sono"? E ha ragione, l'avesse visto un addetto ai lavori, si sarebbe segnato il nome. Vabbè, avrebbe segnato sul taccuino "Panda 18", ma questi sono dettagli. Giocatore incredibile, ogni rilancio dalla difesa è una palla invitante per lui. E' un Re Mida, trasforma in oro tutti i palloni che tocca. E infatti, ogni palla per lui è come metterla in banca. Robocop è una definizione giusta per lui, ma non è male neanche definirlo STRATOSFERICO.
COMPLIMENTI A TUTTI!
Una postilla, per chiudere: New Team, se ci stai leggendo, ORA PUOI ROSICARE!