CSC NARDULLESE - NEW TEAM

Questo post non è il solito, con commento e pagelle: innanzitutto, perchè dare dei giudizi ad una partita che è uscita dai tradizionali schemi di fatto altera qualsiasi giudizio; ed in secondo luogo, perchè tutto sommato, non c'è molto da dire.
La Nardullese scende in campo con la convinzione inconscia di potercela fare: gli avversari si sono dimostrati superiori all'andata solo per ciò che concerne il numero dei gol fatti, e per la capacità oratoria pari a quella dei discorsi da baretto di provincia. Tutto dipende, dunque, dall'atteggiamento dei primi minuti: segnare subito, non prendere gol.
Il castello di illusioni, tuttavia, si sgretola ben presto, poichè a passare in vantaggio è proprio la squadra azzurra. Da qui in poi, è inutile raccontare ciò che accade: la partita diventa scialba, si fa di tutto per limitare il passivo totale tra andata e ritorno, ma, come spesso accaduto in tutto il corso della stagione nardullese, una serie sfortunata di eventi non ci permette di coronare il sogno. Palloni che non entrano, portieri avversari che non concedono nulla, episodi arbitrali tutt'altro che favorevoli. A quest'ultima voce in capitolo citiamo -una per tutte- l'espulsione del neo-dottore Dimas, che nel giro di due minuti prima si becca una sacrosanta ammonizione per trattenuta sull'avversario, ma poi inscena un battibecco in cui riceve minacce di fracassamento occipitale ("t spacc la cap", in parole povere) e viene ammonito per la seconda volta. Oltre al danno, quindi, l'ennesima beffa.
La partita scivola via senza troppi sussulti: gli avversari godono della superiorità numerica e della voglia dei nardullesi di cercare di limitare il passivo, provando a sengare il più possibile. Risultato: marcature allegre (a parte l'armadio Ciccio che prendeva a sportellate qualsiasi cosa passasse dalle sue parti, per la gioia e il diletto dei presenti) e praterie per gli avversari, che riescono nella non facile impresa di non realizzare la goleada epocale, sparacchiando fuori parecchie volte in azioni a tu per tu con l'estremo avversario. Da segnalare però alcune cose: sull'ennesimo gol degli azzurri, il marcatore di turno pensa bene di esultare in maniera davvero pacata. Tardelli nell'82 fu più composto, e tra l'altro non si levò nemmeno la maglia. Ma Tardelli segnò in una finale di Coppa del mondo, mentre il nostro avversario fenomeno ha segnato in un quarto di finale già scritto di un infimo torneo di periferia. Complimentoni, sei davvero una macchietta. Zelig per te è già una realtà....
Altra nota dolente, ahinoi, è l'infortunio accorso al nostro Capitano. Un contrasto, il ginocchio che fa probabilmente crac, e le grida di Nico...un brutto momento, perchè piove sempre sul bagnato, in casa nostra... naturalmente i risultati pseudo-sportivi vengono relegati in secondo, terzo, quarto piano di fronte ad uno di noi che si fa male... aspettiamo che proprio il nostro Capitano ci riferisca circa il suo infortunio: il suo pessimismo non lascia presagire nulla di buono, ma quello che possiamo fare noi è esserti vicini...ed incrociare le dita.
Una chiosa: finisce in maniera molto mesta il torneo della Nardullese. Un torneo che ha visto la squadra esprimersi in chiaroscuro, con alcuni exploit di un certo livello, accompagnate da alcune débacle piuttosto imbarazzanti. Che sia la fine di un ciclo? Sembra quasi certo l'addio di qualcuno, qualche altro forfait a questo punto potrebbe aggiungersi, qualche new entry potrebbe arrivare. Solo il tempo lo dirà. Per ora, si può dire che si è visto tanto, nel bene e nel male: grinta e paura, coraggio e menefreghismo, ira e pacifismo, scenate e scenette alla volemose bene. A tratti, però, si è vista anche una squadra vera.