venerdì 23 giugno 2017

CSC NARDULLESE - RIVER PLAID 3 - 3 (4 - 5 ai cdr)



La Nardullese non conquista la manita, perdendo ai penalties la finale 2016-2017.
Adesso siamo pari con i conti ai calci di rigori: due finali vinte e due finali perse (vittoria nel 2015 contro i Tigrati, sconfitta contro i Boca Jouer nel 2014, vittoriosi contro gli Amon nel 2011).
Resta da chiedersi cosa ci porti ad arrivare così spesso in finale, per poi giocarcela dal dischetto, che alla fine, dice la sua in maniera imprevedibile.
Per consolarmi mi sono andato a vedere due esempi di rigori memorabili: quelli di Italia-Olanda, quando Zambrotta ci lasciò in 10 per troppi minuti, e quelli di un Italia-Spagna Under 21 del 1992, dove 8 anni prima gli stessi calciatori giocarono 9 contro 11 buona parte della gara.
Il solo fatto di arrivarci, ai rigori, per loro fu già una vittoria. Purtroppo questa volta ci immedesimiamo più con gli Olandesi e gli Spagnoli, che con una vittoria "facile" in tasca, finirono per perdere.
Perchè la Nardullese ad inizio secondo tempo è in vantaggio di due gol, è sistemata bene ed è scesa bene in campo, nonostante i primi minuti ballerini, con un gol preso per troppa morbidezza.
Caciotta ci fa riacciuffare la partita con due bellissimi gol, e Stefano decide di insaccarla direttamente dal calcio di inizio. Gli avversari sembrano innervositi e stesi da questa mazzata, ma basta un brutto gol preso su calcio d'angolo a invertire le sorti del match, in una partita molto tirata e bella, con occasioni da un lato e dall'altro. Ma dopo due legni dei River e una parata storica di Fabio, un'altra palla lunga sparata in avanti si trasforma nel pareggio che chiuderà la partita.
I nove rigori che vediamo calciare sono tutti molto belli, e i portieri incolpevoli. Ma decide l'ultimo, tirato da Stefano, miglior calciatore e capocannoniere del Torneo, a mandare al primo posto del podio i River.

Ball 6,5 gestisce bene la squadra da dietro, a sua detta l'ultimo gol è dettato anche da una sua uscita sfortunata. Secondo me invece non ha colpe sui tre gol, si azzoppa fortissimo su un'altra uscita e compie un miracolo su una botta a colpo sicuro da due metri di distanza. Tocca la palla sull'ultimo rigore ma non basta.

Norberto 6,5 gli avversari giocano dall'inizio alla fine a palla lunga sul suo uomo, fisicamente più piazzato di lui. Regge bene grazie all'astuzia, regolandosi sul metro di giudizio dell'arbitro. Forse un po' macchinoso in un paio di occasioni, e sui calci piazzati deve dettare legge in area.

Claudio 6,5 una buona partita, molto ordinata, visto che ha poche occasioni di portarsi più avanti. è un peccato non essersela potuta giocare con la difesa a tre, questa volta, si sarebbe divertito di più anche lui.

Antonio 6.5 molto concentrato, molto affidabile in copertura e più volte pericoloso in avanti. Tanti tiri ma nessuno prende lo specchio della porta, è mancato questo, oltre a un paio di passaggi ai suoi compagni.

Angiolè 6,5 è stata una partita anche molto fisica, e su questo Angelo ha molto da dire. Gioca perlopiù quando c'è da soffrire, e ha pochi palloni giocabili. Niente gol in finale, stavolta!

Dario 6,5 il caldo si fa sentire, ma non tira indietro la gamba, belli alcuni spunti in avanti.

Bastè 6,5 ricordo di avergli già fatto pagelle memorabili, e non vale ripetersi, quando grosso del merito di essere arrivati in finale è suo, della sua testardaggine e forza. I rigori li tiri centrali. Lo scriviamo qui, così che possano leggere tutti gli eventuali portieri futuri, che sorprenderai tirando pian pianino all'angolino. Grande partita di sacrificio e cuore.

Cacio 6,5 per lui invece vale la pagella precedente. Quando c'è da essere decisivo, è unico. Sui due gol danza, fluttua su difensori e portiere, ed è il suo cuore che lo mette oltre agli ostacoli fisici. Quando è così, ci si dimentica di dare l'addio al calcio giocato, e a noi non ci dispiace per niente.

Io lo so che il voto collettivo vi innervosisce, ma l'appendice di questa pagella è la solita. Chi può andare a festeggiare una sconfitta di una finale che era quasi già in tasca?


Un collettivo di amici, che mette la birr, ehm, l'amicizia prima di qualsiasi coppa, e che non potrà vantarsi della manita dell'anno dispari, ma di un gruppo da fare invidia a quelle due nazionali che nel 2006 alla fine andranno a vincere un mondiale. Di mezzo ci sono state tante delusioni, ma la storia, sentite al Presidente, rimane Blancos.
All'anno prossimo.
Prez.




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